Progetti
Recital teatrale: "Dove finisce l'arcobaleno"
“[…] Questo popolo conquisterà l’America!”...
Questa è una frase chiave che sentirete durante il nostro spettacolo. Effettivamente, il popolo nero, dopo essere stato estirpato dalla sua terra d’origine e dopo tutto ciò che ha subito, senza usare armi, violenza, né fare del terrorismo ha portato alla Presidenza degli Stati Uniti un uomo di colore.
Questo particolare recital teatrale è un progetto a sfondo sociale molto importante. Racconta la condizione dei neri nel momento in cui hanno ottenuto la libertà, dopo secoli di schiavitù. Libertà caratterizzata solamente da un aspetto legale perché in realtà il popolo nero si trovava improvvisamente senza protezione, senza più nessun padrone che gli garantisse un minimo di protezione da episodi di enorme discriminazione.
Questa stagione si concluse dopo gli anni ’60, dopo l’arrivo di Martin Luther King. Durante il periodo di schiavitù gli schiavi neri riuscivano a sopravvivere sia attraverso il lavoro, nei campi di cotone e sia grazie allo spirito delle origini che si esprimeva attraverso il canto. Questo ha permesso di creare un legame tra la musica e la tradizione che ha permesso la contaminazione tra questi due emisferi.
L’Africa, quindi è rappresentata quindi come la madre di un fiume di vita e musica che ha dato origine a generi musicali quali lo Spiritual, il Soul, il Blues, il Jazz fino ad arrivare ai ritmi sudamericani quali il Samba, Rumba e Cha Cha. La musica ed il canto sono visti come un momento di sostegno che ha caratterizzato tutto il periodo a partire dall’emancipazione fino a giungere alla libertà.
Questo spettacolo è un connubio tra musica, poesia legate da testimonianze di neri che hanno vissuto quella stagione. La ricerca è stata effettuata dal giornalista e scrittore omegnese Fausto Melloni. Allo spettacolo partecipano due attori del Teatro Piccolo di Milano, Chiara Stoppa e Andrea Gherardini e una band composta da voce, piano, basso batteria, a cui si uniscono interventi del gruppo Dixieland composto da banjo, basso tuba, trombone, tromba e clarino, la “XXL Riverside Dixieland Band”
Propongo questo spettacolo per contesti culturali, eventualmente con scopi didattici (potrebbe essere proposto nelle scuole). Per le sue caratteristiche è meglio che si svolga in luoghi chiusi, meglio se teatri.